Post by anvex on Oct 20, 2011 0:18:36 GMT 10
For sake of information, for those who can understand Italian language, herebelow I post to the forum a recent Italian article dated 3rd October 2011 by which it seems that Turkey claims officially to the European Union the sovereignity on the island of Castellorizo:
Quote
La bomba ad orologeria della Turchia
Il principale teatro di azione di Erdogan è ormai il Medioriente
Roma - La Turchia sfida apertamente l’Unione Europea. Le recenti minacciose dichiarazioni del Premier turco Recep Tayyip Erdogan sulla possibile interruzione delle relazioni diplomatiche con la UE, quando nella seconda metà del 2012 sarà Cipro greca ad assumere la presidenza a rotazione del Consiglio europeo, ha preoccupato i 27 Paesi della UE, inoltre la decisione del governo turco di muovere le navi da guerra per fare desistere Nicosia dall’iniziare trivellazioni per la ricerca del gas nel Mediterraneo orientale,hanno fatto sobbalzare le diplomazie europee.
Che attorno alla questione di Cipro greca si sarebbero aperti contenziosi era dato per scontato sin dal 2004 al momento dell’allargamento ai paesi dell’Europa orientale e del Mediterraneo.Il saggio ex-presidente della Commissione Iacques Delors,all’epoca, aveva definito l’adesione della sola Cipro greca alla UE una bomba ad orologeria per i rapporti con la Turchia.
Secondo il recentissimo rapporto Transatlantic Trends del 2011 redatto dalla German Marshall Fund,il principale teatro di azione di Erdogan è ormai il Medioriente.
Il possibile accordo turco-americano sul dopo Assad in Siria,definito a margine della Assemblea Generale dell’ONU,confermerebbe l’abbandono di Erdogan del vecchio alleato, l’Iran e degli Hezbollah filo siriani.
Contemporaneamente sono giunte ad un punto di quasi rottura le relazioni politico diplomatiche con Israele con il ritiro dei rispettivi ambasciatori ed il sostegno di Ankara al riconoscimento dello stato palestinese all’Onu.
In Egitto e Tunisia il premier turco si è presentato ufficialmente come promotore del modello democratico-islamico realizzato nel suo paese.
Una politica estera,quella di Erdogan caratterizzata da una movimentazione che ne rende difficile l’analisi strategica.
Ora la Turchia si fa avanti anche per rivendicare nel Mar di Levante i ricchi giacimenti di gas.
Ha sorpreso la recente aperta rivendicazione turca di quell’estremo lembo dell’Egeo, tra Cipro e l’isola greca di Castelorizo – la Castelrosso del Dodecanneso italiano- che di fatto è l’inizio di una nuova fase della questione “dell’Egeo” che era in sonno da anni.
Elemento del pericoloso e nascente potere navale turco è stato l’annuncio che forze navali, oltre a presidiare le aree contestate,avrebbero sorvegliato la zona del blocco navale israeliano di Gaza per impedire il fermo di navi di bandiera turca.
Fu nel 1573 che il sultano Selim II sottrasse Cipro alla Serenissima sul Mar di Levante, a distanza di cinque secoli sembra essere riapparsa la Mezzaluna ottomana con l’obiettivo di mostrare la bandiera per interessi strategici della nuova Turchia di Erdogan.
Giancarlo Cocco
Unquote
Is really the poor echonomy of this unproductive small island, nowadays populated just by few Greek inhabitants and not so much tourists in the summer, so important for the industrial and opulent modern Turkey or once again Castellorizo is the symbol to revive sleeping anachronistic old nationalisms ?
The answer is obvious.
The turbolent history of Castellorizo is never ending .....
Quote
La bomba ad orologeria della Turchia
Il principale teatro di azione di Erdogan è ormai il Medioriente
Roma - La Turchia sfida apertamente l’Unione Europea. Le recenti minacciose dichiarazioni del Premier turco Recep Tayyip Erdogan sulla possibile interruzione delle relazioni diplomatiche con la UE, quando nella seconda metà del 2012 sarà Cipro greca ad assumere la presidenza a rotazione del Consiglio europeo, ha preoccupato i 27 Paesi della UE, inoltre la decisione del governo turco di muovere le navi da guerra per fare desistere Nicosia dall’iniziare trivellazioni per la ricerca del gas nel Mediterraneo orientale,hanno fatto sobbalzare le diplomazie europee.
Che attorno alla questione di Cipro greca si sarebbero aperti contenziosi era dato per scontato sin dal 2004 al momento dell’allargamento ai paesi dell’Europa orientale e del Mediterraneo.Il saggio ex-presidente della Commissione Iacques Delors,all’epoca, aveva definito l’adesione della sola Cipro greca alla UE una bomba ad orologeria per i rapporti con la Turchia.
Secondo il recentissimo rapporto Transatlantic Trends del 2011 redatto dalla German Marshall Fund,il principale teatro di azione di Erdogan è ormai il Medioriente.
Il possibile accordo turco-americano sul dopo Assad in Siria,definito a margine della Assemblea Generale dell’ONU,confermerebbe l’abbandono di Erdogan del vecchio alleato, l’Iran e degli Hezbollah filo siriani.
Contemporaneamente sono giunte ad un punto di quasi rottura le relazioni politico diplomatiche con Israele con il ritiro dei rispettivi ambasciatori ed il sostegno di Ankara al riconoscimento dello stato palestinese all’Onu.
In Egitto e Tunisia il premier turco si è presentato ufficialmente come promotore del modello democratico-islamico realizzato nel suo paese.
Una politica estera,quella di Erdogan caratterizzata da una movimentazione che ne rende difficile l’analisi strategica.
Ora la Turchia si fa avanti anche per rivendicare nel Mar di Levante i ricchi giacimenti di gas.
Ha sorpreso la recente aperta rivendicazione turca di quell’estremo lembo dell’Egeo, tra Cipro e l’isola greca di Castelorizo – la Castelrosso del Dodecanneso italiano- che di fatto è l’inizio di una nuova fase della questione “dell’Egeo” che era in sonno da anni.
Elemento del pericoloso e nascente potere navale turco è stato l’annuncio che forze navali, oltre a presidiare le aree contestate,avrebbero sorvegliato la zona del blocco navale israeliano di Gaza per impedire il fermo di navi di bandiera turca.
Fu nel 1573 che il sultano Selim II sottrasse Cipro alla Serenissima sul Mar di Levante, a distanza di cinque secoli sembra essere riapparsa la Mezzaluna ottomana con l’obiettivo di mostrare la bandiera per interessi strategici della nuova Turchia di Erdogan.
Giancarlo Cocco
Unquote
Is really the poor echonomy of this unproductive small island, nowadays populated just by few Greek inhabitants and not so much tourists in the summer, so important for the industrial and opulent modern Turkey or once again Castellorizo is the symbol to revive sleeping anachronistic old nationalisms ?
The answer is obvious.
The turbolent history of Castellorizo is never ending .....